Nella bozza del testo della legge di bilancio era prevista la proroga del blocco della rivalutazione delle pensioni fino al 2023. Dopo la forte presa di posizione da parte delle Organizzazioni sindacali dei pensionati, tra cui CNA pensionati il Governo ha fatto marcia indietro e quindi il differimento del blocco è stato eliminato.
Resta quindi fermo che dal 1° gennaio 2022 entrerà in vigore il nuovo meccanismo che prevede tre scaglioni di rivalutazione:
• 100%, fino alla quota di quattro volte il trattamento minimo;
• 90%, per la quota da quattro a cinque volte il trattamento minimo;
• 75%, per la quota sopra cinque volte il trattamento minimo.
Attualmente il sistema prevede invece una rivalutazione pari al 100% solo per le pensioni fino a tre volte il trattamento minimo, al 97% per quelle tra tre e quattro volte, al 77% per quelle tra quattro e cinque, e via via a decrescere per gli importi più elevati.