CONTNUA IL TREND NEGATIVO DEI DATI NATI-MORTALITA’ DELLE IMPRESE ARTIGIANE ISCRITTE ALLA CAMERA DI COMERCIO : IL SALDO NEGATIVO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI REGISTRA UN MENO 1,5 % AL 31 DICEMBRE 2018: 11.709 . NEL 2017 iscritte 11.923 IMPRESE . MENTRE NEL 2016 ERANO 12.213 IMPRESE
Disco rosso per l’artigianato mantovano. I dati relativi alla natimortalità delle imprese artigiane mantovane elaborate dalla Camera di Commercio registrano nel 2018 un saldo negativo di meno 1, 5 %, peggiore rispetto al dato nazionale meno 1% e quello lombardo meno 0,8 % . Tutto ciò si traduce che le imprese artigiane registrate in Camera di Commercio al 31 dicembre 2018 sono state 11.709 a fronte delle 11.923 nel 2017 e di 12.213 nel 2016. Un trend negativo costante a testimonianza delle difficoltà strutturali che si riscontrano nel comparto . Sotto la lente di ingrandimento constatiamo del preoccupante calo delle attività cosiddette tradizionali , come il manifatturiero , meno 3,1 % , la crisi permanente del settore costruzioni, mano 2,4 % e la continua contrazione dei trasporto, meno 2,9%. Balza all’occhio il segno negativo delle attività artigianali alimentari ( gelaterie, pizzerie, pasticcerie ,ecc) ,dopo il boom di alcuni anni fa. In crescita le attività tecniche come fotografi ,grafici e collaudatori con un più 2,6 %; mentre sorprende il dato sia pur timido del più 0,4 % nel settore delle riparazioni e la forte crescita dei servizi di supporto alle imprese un più 8,5 % che fa però a pugni con il continuo decremento delle imprese artigiane . C’è bisogno di una politica dei fatti e non di proclami estemporanei , che sappia confezionare taglie su misura alle reali esigenze degli artigiani . Bene l’azienda digitale , ma c’è bisogno anche del lavoro delle mani , bene gli investimenti con” industria 4.0 “, ma per gli artigiani la coperta è troppa corta . Il punto è che fare l’artigiano, oggi, nel contesto di un mercato globalizzato, che non concede nessuna rete di salvaguardia per le piccole imprese è diventata un affannosa corsa ad ostacoli se ci mettiamo pure le follie e i costi pazzeschi della burocrazia ( 100 scadenze ammnistrative e fiscali annuali) , la bulimia di leggi e leggine di cui la stragrande maggioranza sono assurde e penalizzano le attività produttive , una pressione fiscale che concede solo pochi mesi di tregua nel corso dell’anno , il circolo vizioso dei ritardi dei pagamenti sia pubblici che privati , il credito erogato con parsimonia per i piccoli e un mercato interno che gioca al ribasso ed inoltre dal sommerso ,dal lavoro nero . Problemi vecchi di attualità . Il processo di modernizzazione , di contaminazione dell’arte di saper fare unita all’innovazione tecnologica ,digitale è iniziato nell’artigianato mantovano , ma rimane come priorità di creare un habitat favorevole e non ostile per gli artigiani . Vale a dire , far lavorare gli artigiani con tranquillità considerando che sono nel mirino di oltre trenta organismi di controllo.